Il termine inglese design significa letteralmente “progettazione”, ma viene spesso utilizzato per indicare un ramo specifico della materia, ovvero il disegno industriale (industrial design). Quest'ultimo non è altro che il processo di progettazione tecnica/estetica di un prodotto in serie, la cui produzione può appunto essere industrializzata.

Nel corso degli anni il termine è andato acquisendo significati via via diversi. Ad esempio, esso viene utilizzato anche per indicare l'aspetto estetico di un oggetto o di un prodotto, la linea e per definire il filone artistico entro il quale far rientrare un determinato progetto o un determinato designer. Designer è anche lo stilista di moda, inteso come colui che progetta una collezione miscelando gusto, estetica e praticità.

Spesso il termine viene erroneamente utilizzato per indicare prodotti di qualità o estremamente particolari.

È proprio questa definizione errata del termine “design” che ha portato nel tempo ad un'errata concezione del design stesso.

Dire “design” oggi significa far riferimento ad artisti e prodotti di nicchia, spesso molto costosi e altrettanto spesso di difficile comprensione. In questo caso sarebbe più corretto parlare di design ricercato per indicare, ad esempio, i prodotti firmati Cassina, Kartell, ma anche quelli decisamente low cost (per i quali il massimo esponente è senza dubbio il colosso svedese Ikea).